CANDELE

A proposito dei versi precedenti e di candele… avete notato che invasione di candele profumate ci ritroviamo in questi ultimi anni? Una volta, quando qualcuno non sapeva che cosa regalarti ( a prezzo basso) ripiegava sugli orrendi “Sali da bagno” …quelli di dubbia provenienza, rosini o giallini o turchesi…..probabilmente fitti di sostanze che nulla avevano a che spartire con essenze naturali e poi capitavano sempre , quando prevalentemente si utilizza la doccia 😉 e, prima di finire in pattumiera, stavano ad intasare per anni l’armadietto del bagno….. Adesso, invece, da un po’ c’è la mania delle candele…..Soprattutto fra ragazze, questa impazza e così io, che ho due figlie femmine e qualche amica amante del “naturale”…. me ne sono ritrovata una quantità abnorme! Quest’anno abbiamo deciso che è inutile tenerle lì in deposito e abbiamo iniziato ad accenderle e a consumarle!

Risultato: entrando a casa mia, a volte, sembra di immettersi in un tempio indiano, ma , cavoli, sarà un’impressione transitoria…e intanto….scende sempre più il numero delle candele!! ;-DDDD

Anzi, eccovi la foto che ho scattato all’ultima “defunta”….mentre si appassiva nel camino!

 

 

 

 

 

 

 

Mi è venuta in mente, a questo riguardo, una bella poesia di Costantino

Kavafis del 1979. Il senso dato dal poeta è molto più profondo della…sciocca associazione che me l’ ha suggerita … ;-)))), ma in fondo le associazioni sono belle proprio per quel loro accomunare piani totalmente diversi!! ;-D

Candele

Stanno i giorni futuri innanzi a noi
come una fila di candele accese,
dorate, calde e vivide.

Restano indietro i giorni del passato,
penosa riga di candele spente:
le più vicine danno fumo ancora,
fredde, disfatte, e storte.

Non le voglio vedere: m’accora il loro aspetto,
la memoria m’accora il loro antico lume.
E guardo avanti le candele accese.

Non mi voglio voltare, ch’io non scorga, in un brivido,
come s’allunga presto la tenebrosa riga,
come crescono presto le mie candele spente.