E’ domenica:

ho un compito da finire ( come ai vecchi tempi dell’ adolescenza….). Scrivo queste due righe per Spin, che me le ha richieste. Gli altri saltino pure…

Grease: mi è piaciuto, anche se non mi ha scatenato moti di entusiasmo…( ma io nei confronti dei  musicals sono piuttosto guardinga  e abbastanza distaccata.. ).

La Compagnia è bravissima! Intanto calcola che io non sapevo nulla della trama e ho scoperto tutto lì.. Oddio, diciamo che la trama è davvero semplicissima, quindi è stata una facile scoperta 😉
Denny Zuko  era Flavio Montrucchio ( o come diamine si chiama) insomma, Flavio-del-Grande-Fratello per intenderci!) assolutamente una bella sorpresa…
Al Grande Fratello era una specie di imbalsamato, sicuramente un bel tipo, ma non pareva proprio avere "in nuce" le qualità che ha sfoderato. Sembra un consumato attore, con una gestualità  nel movimento e un’ abilità nel canto davvero sorprendenti. E’ proprio bravo e mostra di avere utilizzato in modo davvero produttivo la fama derivatagli dalla trasmissione.
Infatti, a ben vedere, lui non ha perso tempo ad andare dalla sciura Maria o dal consorte a stravaccarsi la domenica pomeriggio.
Evidentemente ha studiato e si vede!

Comunque, che non fosse né un truzzo, né un imbecille si era già capito anche quando era nella "casa". Misurato, educato, mediamente istruito. Insomma, la classe non è acqua! :-DDDD

Sulle attrici non dico nulla, tranne che erano bravissime, estremamente nella parte, vestite da morire!!!!!!!!!
Con il binocolo da teatro della mia collega,  ogni tanto sbirciavo i dettagli dei riccioli, dei tirabaci, del foularino al collo, dei pantaloni stretti fino al ginocchio coi tacchi vertiginosi..Ci sarebbe stato da fare un romanzo su ogni abito…Soprattutto su quelli femminili, dato che i ragazzi, alla fine, poco si discostavano dall’ abbigliamento attuale di chi va con jeans e chiodo…
Certo, le pettinature… ah ah ah, Flavio l’ ho riconosciuto solo col binocolo, dato che aveva i capelli gellati all’ indietro, che parevano un elmo…..;-)

 Scenografie stupende! Peccato che mia figlia ( appunto, l’ aspirante scenografa) non fosse potuta venire ( avevo anche un biglietto in più da acquistare!!!), perchè erano davvero catturanti!
All’ inizio un’ enorme radio stile anni ’50, viola fosforescente, campeggiava in mezzo al palco e dai pulsanti uscivano i due protagonisti..
Poi elementi esssenziali e i soliti topos dei quell’ epoca: il gabbiotto di vetro con la radio-scolastica, le panche in ferro del campo di baseball delle scuola, l’ automobile ( la prima "quattroruote" scalcinata che viene trasformata a razzo in una bolide pink fluorescente…;-)

Tempi velocissimi, mai un attimo di attesa oltre il giusto, ritmo incalzante, ma non frenetico o sofffocante. Acustica perfetta.
La Compagnia non si è risparmiata in nulla e , alla fine, sul palco, gli attori hanno ripercorso tutti i brani dello spettacolo in un "riassunto" corposo e senza sosta, tra le urla di tripudio delle ragazzine..

Già, le ragazzine, ovvero il pubblico. Oddio, età media, 13 anni!!!!
Sorprendentemente abbiamo trovato quasi tutte classi delle medie ( e noi avevamo portato solo le quarte e le quinte, convinte che , data l’ ambientazione della storia_ultimo anno di un College_ il target adatto fosse quello….

Una mia collega, che ha le bambine alle elementari, sostiene che le maestre, pur di recuperarsi  certi spettacoli, portano i bambini a volte a vedere cose inguardabili ( tipo certi teatri da scuola superiore o certe mostre di estrema difficoltà…) , ma io non credo che succeda proprio così……e la prendo come una battuta, anche se lei lo dice seriamente!! :-DDD

Certo, qui il plot era estremamente semplice e la "trasformazione" di Sandy che, da timorata e suoresca fanciulla in ballerinette e gonna a campana, caschettino alla Sandra Dee, si trsforma in riccioluta e platinata vampona, in aderentissimi pantaloni di pelle nera, giubbottino segnatette e sberlusci vari, occhialoni quasi alla Sue Lyon kubrikesca, non abbisognava di saggi sull’ età evolutiva per essere compreso appieno… Comunque mi ha un po’ stupito lo stesso.

I grezzetti, all’ inizio, erano un po’ perplessi, anche perchè amano poco queste tredicenni all’assalto, che, abbigliate da crepare, continuavano  a far passerella di fianco a questo gruppo "anomalo" di maschi cresciuti..

Sempre divertente vedere la differenza "fisica" tra  le ragazzine delle medie e i loro compagni ( i maschietti sembrano bambini in modo incredibile!!! :-))))
Insomma, tutto ok.

 Unico appunto ( parere personale) le canzoni con i testi tradotti……
Non so, io non ho mai studiato inglese a scuola, ma nelle canzoni nate in inglese, la traduzione mi disturba. Il testo mi si banalizza.
E anche qui, in molte canzoni, ho rimpianto le sonorità del testo originale.

Anni fa, della stessa compagnia, eravamo venuti a vedere Jesus Christ Superstar ( stupendo!), con i canti assolutamente in Inglese e un rullo nero, su cui correva, senza forzature,  la traduzione .

Anche qui non mi sarebbe dispiaciuta una simile soluzione, solo per le canzoni, ovviamente.

Ad un certo punto c’è un coretto polifonico " Culoooooooo, culoooooo, culoooooo" che, secondo me, sfiorava il ridicolo…Non so… 😉

Vedo dalla webcam che il tempo si sta schiarendo….( Ma che comodità, non devo nemmeno alzare le tapparelle, dato che qui tutti ronfano…)

Ora vado a trovare mia mamma.;-)))