Caldo, caaaldo, caaaaaldo……

La Micol torna  da Brera, devastata e annuncia che, sebbene la casa sia un forno, fuori, qui da noi, c’ è una temperatura decisamente più sopportabile, rispetto a Milano. Ma va’????

Sostiene anche che a Brera si sta benissimo, dato lo spessore dei muri, ma che, non appena imbocchi Fiorichiari, per andare in Cadorna, ti viene una specie di coccolone…Attraversando il Castello, ti soccorre solo la fontana.

A casa mia ventolano almeno 4 pale. Quelle a soffitto,  in sala e in cameretta, che di solito fanno il loro dovere con discreta serietà. Quello a stelo verso la cucina, quando si mangia o si è ai fornelli e infine quello a colonnina, che oscilla e spiffera alternativamente verso di me al PC e verso la scrivania di mia figlia. Ma in questi giorni, devo ammettere, sono insufficienti.
Il marito boccheggia ed è più insofferente di noi. Dieci giorni fa è partito all’ attacco con il condizionatore, che gli è stato bocciato da me e dalla figlia.
"Fammi capire, poi bisogna tapparci in casa a finestre sprangate?? Non se ne parla! Poi, manco fossimo nel deserto…per quei quattro giorni di caldo che fa, non ne vale la pena!"

" Vedi tu, papà, sappi che in luglio io devo usare colori e fissatore, mi serve la finestra aperta!"

Siamo state talmente convincenti che ieri sera, tornata a casa,  trovo un Pitocco all’ ingresso. Sconvolta dalla calura, manco lo vedo, anche perché rimane celato tra i mille ammennicoli di casa mia e il sacco della carta che andava portato in garage.

La figlia me lo indica col mento " Visto?"

Metto a fuoco e strabuzzo-
Marito con senso di colpa  a tappeto " No, guarda, l’ ho comperato al Faidate ed era l’ ultimo, ma il discorso è stato chiaro. lo pago, ok, ma lo terrò,  solo se funzionerà, altrimenti mi rendete i soldi !"
Dopo 5′ il Botolo è in funzione.
Sono le 19.30 e in sala ci sono 33°. Il rumore dell’ Aggeggio è fastidiosissimo e impedisce, quasi, di sentire il tiggì delle otto; ma siamo in cucina e la percezione del disturbo non è definitissima.
Il marito tace, ma dà qualche segno di nervi. So che lui è più sensibile di me ai rumori e aspetto il seguito.

Dopo mezz’ora ci mettiamo sul divano. Il Botolo è davanti alla finestra e il tubo   ABNOOORME esce dalla portafinestra, sotto le tapparelle. Realizzo che non si può mettere la zanzariera come al solito e già mi innervosisco. Il marito, maestro in Fai-da-te, tempo due minuti ha già rimediato del polistirolo e tappato ogni pertugio con scotcht gigante e plastificato.
Metto il DVD "Les choristes" che avevo noleggiato al BB.
Per sentire i dialoghi occorre alzare il volume a mille, dato che l’ Infernale Quinlan si trova proprio tra noi e il televisore. Spiffera un’aria fredda non male, ma se arriva addosso, si rischia il congelamento e se si dirigono le lamelle in alto, si entra in un microclima torrido. Ma Einstein ormai ha fatto il suo ingresso in casa.
Marito: "L’ aria fredda scende, quindi, se dirigiamo il getto al soffitto, poi si raffredderà tutto l’ ambiente. Questa non è un’ opinione, è fisica!"

Si suda ugualmente e, dopo 3 ore il termometro segna  31. E’ sceso di due gradi, sferragliando come la Napoli-Portici nella  Rivoluzione Industriale e impedendo qualsiasi vita sociale. Ogni due su tre qualcuno si alza e va a controllare i gradi, ma sul Botolo c’è anche un Led ( falso!!) che dà 29°. Alle 23,45 si decide di spostarlo in cucina, dove si può utilizzare la bocchetta dell’ aereazione.
Lui va avanti a ruggire a distanza e sembra che il caldo reimperversi  a mille.

Nello spostamento, intanto, da un tubicino è fuoriuscita una slavazzata di acqua sul pavimento. probabilmente l’ umidità. Il vedere tutta quella pozza liquida mi ha dato la sensazione di essere una trota: che diamine ci fa tutta quell’ acqua in casa mia! Ohibò…inizio ad appiccicare più del dovuto.

A mezzanotte vedo che i gradi si sono inchiodati sul 33 ….L’ Arnese non ce la fa, evidentemente, nonostante i suoi 12 000qualchecosa. La sala ha una cubatura  eccessiva. Il marito fossa, scettico, i vari led e rilegge il libretto di istruzione. Quando sfodera il pezzo forte e cioè che bisognerebbe coibentare l’ appartamento, saluto la compagnia e me ne vado a leggere al fresco, nella camera che, essendo esposta a Nord, sfrizza di suo, senza ausili artificiali. Dalla  zanzariera, che dà sull’ ampio e rigoglioso giardino deila  vicina,  entra una brezza che nemmeno al mare…

Questa mattina mi alzo presto, come al solito e vedo il Botolo, con aria sconfitta e precaria, già davanti alla porta ( insieme al sacco della carta che era rimasto lì…come tutti i sacchi che si rispettano…)
Il marito si alza prima del solito " Questo ritorna a casa sua. Crollo di un mito."
Questa frase lapidaria sancisce la partenza dell’ Intruso.

Domanda. A parte il vero impianto a bocchette  (che costa un’ ira di dio), ma qualcuno di voi ha  sperimentato il condizionatore a rotelle, con esiti più funzionali?

Anche perché è dalle 14.00 che dentro la mia sala il termometro si è inchiodato a 35°…..E vogliamo parlare anche di quelle litrate di umidità che l’ Inetto aveva comunque aspirato dall’ aria di casa mia???

Aggiornamento:: preparate freselle e fagioli per mezzogiorno. L’ orologio della cucina, fa fede…;-))..

MUSICA: avanti con Edwuar Scissorhands