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Mancano due giorni…

Sempre "preso " dalla finestra della sala, il cielo ieri sera…..! [ Era così come lo vedete. lo so che sembra artefatto, edulcorato in Photoshop, ma nulla di tutto questo. Era proprio così, nature. STRAORDINARIO !!]

Giovedì faremo la lectio brevis, perciò mancano due giorni alle vacanze natalizie. Anzi, uno e mezzo….e così ho cercato di neutralizzare le varie feste o quanto meno, lo svacco montante, piazzando una bella serie di verifiche! 😉

Oggi, tema in quarta. Per un errore di valutazione nella strategia ( che era quasi vonclausevitziana ), ho permesso a quelli di terza di slittare a questa mattina con la loro verifica, "dimenticandomi" che avevo ordito un piano perfetto, che, così, mi si incrina leggermente.

Io devo smetterla di dare risposte, quando mi si interpella per le scale, mentre, con una pigna infinita di libri e fogli, tento di scendere e in contemporanea di non scivolare dai tacchetti.

"Proaf, potremmo spostare la verifica di letteratura a mercoledì? Tanto non cambia mica niente, no?"

" Oddio….sì, in effetti.." biascico io, in discesa, mentre penso che sì, alla fine la verifica non l’ ho ancora preparata e alla fine sì,  sarebbe un vantaggio anche per me che potrei evitare di scapicollarmi nel pomeriggio….

Sì…sarebbe un vantaggio, peccato che avevo già previato di far fare quell’ ora ad Elettronica, per agevolarmi il tema in quarta. ma tant’ è…Ormai il danno è fatto!

Ma il danno è recuperabile con un paio di abili mosse, già attuate e con la complicità del nuovo, organizzato ma flessibile prof di matematica della quarta.

So che sfondo non porte, bensì portoni aperti…E’ già stato confermato a più riprese il discorso che non è la materia che piace o non piace, bensì quello che la insegna che te la può rendere gradevole o infernale.

Lo scorso anno la mia quarta era un disastro in matematica, ad esempio.

"Proaf, io sono rimambito improvvisamente o.."

"O ….? "

" Ma no, scusi, al Biennio avevo 8 in matematica! Possibile che adesso mi si sia fritto il cervello? Non capisco più una mazza!"

Ogni verifica vedeva sì e no due 6 ( di chi al Biennio aveva avuto anche 9) e tutto il resto della classe voti improponibili.

Parlare con lui era come parlare al vento. Il grosso del problema era che lui non riusciva a tenere la disciplina, nelle sue ore succedeva di tutto, lui avanzava imperterrito nella tormenta, voltando le spalle alle classe e facendo le sue lezioni alla lavagna.

I tonti, forti del fatto che tanto erano tutti sulla stessa barca, sgavazzavano alla grande e non capivano quasi niente.

Parlare con loro era diventato inutile, parlare con lui un’ impresa perduta in partenza. Arroccati sulle loro rispettive posizioni, si sono odiati per tutto l’ anno.

Lui era depresso e molto frustrato ( anche dal punto di vista personale, anzi, diciamo in primis, dal punto di vista personale…. privo di una relazione affettiva, viveva una situazione di disagio in casa, con i vecchi genitori. Quando arrivava qualche supplentina, era persino disarmante osservare le sue manovre per agganciarla e le manovre della malcapitata di turno,  per evitarlo! 🙂

Noi, a volte, si incappava in gaffes profonde… Tipo con la supplente di Chimica. Una napoletana, biondina, occhi azzurri, un tipetto simpatico e deciso. Lui l’ aveva puntata subito e lei, dopo  impercettibili risposte all’ abbozzo, esternate più per gentilezza che per altro, ma immediatamente equivocate da lui, se l’ era svignata a più non posso.

Una mattina ( dato che lei aveva trovato alloggio dalle mie parti) mi sono offerta di portarla a casa, scoprendo successivamente che lui  si era già candidato precedentemente.

Nemmeno a dirlo che lei, non ricordo con quale scusa, colse al volo la mia offerta e mi sembrò  decisamente sollevata.

Lui, probabilmente, mi ha odiata…;-)

Qualche rara volta mi sono trovata da sola con lui al baretto ( prima di qualche consiglio) a mangiare. Insomma, era il classico sfigato. Un peso, tanto che più di una volta ho desiderato essere da sola, al tavolino, condizione che non mi ha mai infastidito. Anzi. 😉

Alla fine dell’ anno ha chiesto il trasferimento, senza dire nulla a nessuno. Io ho scoperto per puro caso che l’ aveva ottenuto, sbirciando su internet in agosto, per vedere che fine aveva fatto la mia amica Paola!

E’ stato trasferito in un Liceo Scientifico e buon per lui e per loro.

Soprattutto buon per i grezzetti, siamo sinceri.

Sono nati a nuova vita.

Allora, intanto è arrivato un tipo del tutto particolare: un marchigiano determinato e sicuro del fatto proprio. Un passaggio dal giorno alla notte. Dinamico, scattante, interista.

Sottolineo questa caratteristica, perchè pare che sia stata la scintilla primigenia !!!

Ma è simpatico, essenziale, pare ( soprattutto) che spieghi bene e sono tornati a fioccare gli 8 e i 9.

E’ anche molto organizzato.

Per tamponare l’ errore di strategia in cui sono incorsa, come dicevo, ho dovuto chiedergli un’ ora per far completare il tema. Ora, chiedere un’ ora il penultimo giorno di scuola ad un collega, significa ricevere in risposta un’ occhiata come minimo beffarda, corredata da risatina di rigore.

"Stai scherzando? Sai che ne devo interrogare almeno 6 nell’ ora buca?" oppure " Guarda Lilas, stammi a sentire, te ne avrei date tre di ore, lo sai….pensa te se non lo avrei fatto, che così mi andavo anche a bere il caffè, ma domani, proprio, non se ne parla, ma come faccio, renditi conto. Ma per la carità di cristo, ne ho tre che entrano sempre un’ ora dopo o escono un’ ora prima. Se non li becco domani,  li sego, giuro che lo faccio!! >:-(("

Ma quando mi sono rivolta, ormai  desperate schoolwife, al nuovo di matematica, pronto e scattante mi ha risposto " Sì, non c’è problema, tanto oggi finisco tutto, interrogazioni e verifiche. Mercoledì sarebbe la giornata dei saluti, che giovedì questi non li vedo.

La giornata dei saluti???????????? :-000

Detto, fatto. Mercoledì finiranno il tema nella sua ora.

Ecchediamine, è così che deve essere il vero proaf di matematica! 😀