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Feste…

Pranzo in casa, assolutamente nella norma, solo noi quattro, perciò tutto si è svolto senza ansie da ospitaggio. Unico neo, la temperatura.
Dopo giorni e giorni di freddo notevole, ieri mattina 5° sopra lo zero. Alias, il brodo unto e denso di grasso del cappone, piazzato in balcone la sera prima, non si è gelato. Risultato: il cappone navigava in una gelatina oleosa e giallastra, che io ho tentato a più riprese di accorpare sul mestolo forato, per eliminarla, con un indefesso lavorio di ripescaggio, stile idrovora da piattaforma petrolifera sul Baltico.

Dopo un tempo indeterminato il liquido si è reso commestibile e i tortellini acquistati a Bologna, in pieno centro, hanno trovato un loro habitat naturale.

E il piatto fondamentale del Natale a casa nostra è stato messo in salvo!

Per il resto, soliti intrugli di rigore: paté de canard, pochi grammi, giusto per gradire, servito in una confezione tipo gioiello di Versace;  gamberetti in salsa rosa ( elemento ritenuto fondamentale dalle figlie).

"Li hai poi trovati i gamberetti ?" si è informata con aria preoccupata Alice, appena messo naso in cucina.
" Erano finiti all’ Ipercoop, ma il papà li ha recuperati in una gastronomia del centro…"
"No, perché, altrimenti Natale non è Natale…" sentenzia all’ unisono con la sorella, che si è affacciata in quel momento…e lo fanno entrambe   con l’ aria addirittura seria.

Il bello è che ne sono davvero convinte.

Natale dei commercianti? Qua siamo oltre…..Non si sta su un generico consumismo, qua ci si specializza: Natale non è Natale, se mancano i gamberetti in salsa rosa !!