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Scuola.

Devo decidermi ad inserire i voti nel tabellone elettronico, sul sito dell’ istituto.  Mi mancano giusto pochissime interrogazioni, che liquiderò domani.

Negli ultimi giorni ho messo in carniere i voti di Storia per la quinta, senza evitare di incavolarmi, ovviamente.
Tutto è successo perché in questa classe sono in quindici. Allora, con la scusa che sono in quindici, uno dorme sugli allori.

"Cavoli, non ho ancora voti qui dentro!"

"Tranqui, proaf, tanto siamo in quindici. In tre colpi, ci fa fuori tutti…."

E così, a forza di Tranqui proaf, a forza di spiegazioni e spiegazioni e interrogazioni di Italiano, che quest’ anno ci sono gli esami e no, miei cari, vi voglio sentir cianciare; stop ai ridicoli test, che poi col vero/ falso andate di gesti sotto i banchi, che nemmeno la morra…., coi completamenti allungate il collo…No, no, parlare,  parlare; voglio sentir parlare, argomentare, imbastire un discorso articolato. Capito???
Morale: a gennaio avevamo già lasciato alle spalle il fascismo, la sua propaganda, il consenso, l’ Impero e persino l’ antifascismo; ultimo capitolo che, di solito,  prelude poi alla  seduta del Gran Consiglio: con una espatriata  verso Berlino, avevamo già visto fallire gli spartachisti, ma niente  da fare, nessun voto! >:-(

A questo punto ho preso il toro per le corna e ho organizzato l’ odiato compitino; diviso su quattro facciate: due sui primi due capitoli del libro e due sugli altri . Ovviamente mi avrebbero fruttato due voti! E sulla scorta del "prendi quattro e  paghi due", lavorando come una matta ad organizzarlo e correggendo per tre giorni consecutivi, ho cavato i conigli dal cilindro e ora posso fieramente inserire i miei voti nel tabellone elettronico!

Già, ma mentre correggevo, ho potuto verificare che qualcuno ha bellamente scopiazzato. Ma va’ ?

A parte i suggerimenti mal raccolti, per cui riforma giolittiana sarebbero i turni della maternità….( ovviamente era la tutela e chissà cosa ha capito! )

Ecco, io speravo che quelli di quinta, sapendo di avere un esame fra qualche mese, evitassero i mezzucci e, invece di aggirarmi come Nikita tra i banchi, facendo quelle promenades ridicole in cui, braccia conserte, passo dondolante sulle anche ( mica corri per la classe come una scheggia impazzita, no?) ; aria vaga, sguardo perso che, ogni tot si posa su qualche banco, su qualche foglio, sotto qualche banco, nei risvolti della manica, negli astucci, sul display dei cellulari…ma così, con nonchalance, che mica devi dar l’ idea che stai dubitando di loro, i quintini, ma siamo matti?

Dicevo, invece di tutto quanto sopra,  me ne sono stata tranquillamente in cattedra e così almeno tre hanno scopiazzato alla grande. E si vede!
Ma non ci sono prove provate .

Per fortuna la seconda parte del lavoro prevedeva delle domande "aperte". e lì diventa difficile attingere…e così i nodi sono balzati al pettine e gli equilibri sono stati più o meno ristabiliti!
Ho reso le prove con aria sdegnata.

Loro hanno fatto dei risolini, ma li ho minacciati ( e stavolta mantengo, oh, se mantengo) di passare il secondo quadrimestre a sentirli parlare di Storia.

" Proaf,  perché non facciamo  i test scritti anche nel secondo quadrimestre?"
" Non esiste!! Voglio sentirvi parlare, parlare; voglio sentire il suono della vostra voce…guarda un po’….! Posso?"
" Ah beh, se è per quello,  possiamo cantare,  mentre compiliamo i test, no?" spara Luca……..

 😉

La correzione dei compiti di Letteratura di Terza, invece, mi ha riservato dei momenti di ilarità.
Sempre frutto di un suggerimento mal colto, la corrente di San Bonaventura, invece che mistica è diventata rustica ah ah ah  e San Tommaso…diventa autore di poesia goliardica!!

Ovviamente me lo sono figurato in taberna a gorgogliare Bibit ille, bibit illa / bibit servus cum ancilla e mi sono rallegrata lo spirito!

Parlandone con la collega di Chimica, ho scoperto che al Biennio non si ride di meno…. Le scrivono nella relazione " Aggiunte due gocce di ebete…" oppure " "Così si ottiene una mistura d’ orata".

Ok! 😉