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I compiti delle vacanze..

Ai grezzetti da anni non do compiti delle vacanze ( diciamo da quando sono passata al Triennio), per i noti motivi.

Temi: concentravano tutto il lavoro negli ultimi due giorni ante-rentrée des classes, vanificando lo spirito insito nell’ idea di "compito" come di allenamento in itinere estivo, destinato a non far precipitare nell’ Ade profondo quei pochi e scarni concetti acquisiti, riguardanti le tecniche di scrittura.

Schede libro: le facevano letteralmente in blocco ( e si capiva), tratteggiando personaggi, tempi, luoghi, narratori diegetici, eterodiegetici, onniscienti, palesi, occulti ( che io me li immaginavo sempre dietro un albero…tipo l’ uomo con l’ impermeabile dei parchi, per dire)…con focalizzazione esterna, interna, ZERO…con analessi, prolessi,ellissi, ( che questa Trimurti sarebbe degna di qualche Ode sui Maltusiani  un tanto al kilo, con buona pace di chi questo tipo di analisi lo ha inventato!

Ultimamente, poi, le scaricavano da Internet, dove trovi la Summa.

Esercizi di Grammatica: nel Triennio, wath’s Grammatica?? ( Con buona pace dei rettori delle varie Università dell’ Insubria, che rilasciano vagonate di interviste sul progressivo imbarbarimento dell’ italiano delle matricole!).

Allora, siccome io parto dal presupposto che, scolasticamente parlando,  tutto quello che della mia materia  riesce ad annoiare me, annoierà sicuramente all’ ennesima potenza anche i grezzetti, glielo ho evitato da anni.

Restano i libri.

Giusto i libri, ma solo da leggere che poi a settembre se ne parlerà.

Ora avrebbero dovuto leggere tre libri in estate, della famosa Lista. Da parte mia, a giugno avevo delle belle idee, su come parlarne a settembre: pensavo di organizzare un’ ora, con dibattiti guidati, interventi personali su un Blog didattico ( appositamente organizzato per loro). Bene, il Blog l’ ho aperto a fine giugno e  sta là a fare le muffe. Non ho ancora osato inviare a nessuno di loro il link per accedervi…

Nel frattempo mi sono dimenticata gli aspetti "brillanti" di tutta l’ operazione. ;-))

Ricordo che mi erano balenate due o tre idee niente male e che ora si son perse nelle nebbie di Avalon.

La cosa mi infastidisce non poco, dato che, a parte l’ evidenziare un mio progressivo rimbambimento, mi farà perdere del tempo prezioso, non appena inizierà la scuola.

Eppure ricordo qualcosa di estremamente "interattivo". Che nervi.

Comunque, stando a casa per tutta l’ estate, ho realizzato, per l’ ennesima volta, che più tempo hai a disposizione e meno fai. D’ accordo il caldo micidiale che ha spappolato corpo e mente per tutto luglio e parte di agosto; d’ accordo la sala che è stata un campo di battaglia per tutto giugno e luglio ( dato che l’ artigiano che avrebbe dovuto fare i mobili su misura, ha sbagliato alcuni dettagli che il marito ha pensato di sistemare in proprio). Il marito, ovviamente, non è artigiano del legno ed è un preciso, coi tempi lunghi.

Risultato: abbiamo avuto un divano in verticale per un mese che, ricoperto da un lenzuolo, sembrava l’ Olandese volante …

"Lavora di fantasia" rantolava il marito, sdraiato sotto un mobile col trapano

" pensa di essere in un Open space di Manhattan o in un Atelier!!"

Sarà. Personalmente ad ogni suono del  citofono, ho temuto famiglie di extracomunitari che venissero a insediarsi a buon diritto, in questa sala trasformata in fabbrica dismessa della Bovisa, se vogliamo dire pane al pane. 😉

E non è ancora finita la solfa…

Io scatto fotografie alle macerie e registro i vari passaggi.

" Le porterai come documentazione per il divorzio??" 

chiede  divertito il marito.

" No, mi serviranno per un post di fuoco sul Blog..., prima o poi!" penso io tra me e me.

Il che è molto peggio come valore aggiunto!!!! ;-)))