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Usque tandem…..?

E  ieri mattina la quinta friggeva e io ho dovuto fare una fatica del diavolo per tenere a bada le loro reazioni e incanalarle in senso positivo e costruttivo.

Il "la" lo ha dato  una lettura sui Giochi di massa, a supporto del primo capitolo del libro di Storia, sull’ avvento nel Novecento della "società di massa".

L’ excursus storico partiva dal culto del corpo nell’antichità classica, per approdare alle censure della religione  cristiana nel Medioevo. Il termine " censure" unito al termine "religione" funge da miccia.

"Ma proaf…dell’ Islam e del Papa, ne vogliamo parlare???"

" Meglio di no, sennò mi scaldo!" esordisce Marco e già fa frullare gli avambracci con tutte le dita.

Ovviamente le reazioni e gli interventi sono prevedibili.

La parte dormiente chiede imbambolata:

" Ma, alla fin fine, si può sapere  cacchio aveva detto il Papa?"

" Niente, aveva riportato una citazione storica…Oh, che qui di storia si tratta!  Ma dai, proaf, non aspettavano altro che di accendere la miccia >:-(( !! "

Ma la miccia è accesa anche qui . Difficile ricondurre il discorso su un piano di equilibrio. Chi parla è molto convinto di quello che dice. Quelli che, di solito, sono schierati sul fronte opposto, oggi tacciono e sono perplessi.

Io fungo da calmiere ( e non nascondo quanto mi riesca difficile!!)

Ma qui non sono in classe e allora posso dire tranquillamente che va bene tutto, ma io sono profondamente sconcertata dal fatto che venga messa in pericolo la libertà di espressione, fondamentale conquista della civiltà occidentale e dal fatto

1) che il cosiddetto Islam moderato si sia precipitato a far fronte comune nella reazione indiavolata;

2) che solo pochi Paesi occidentali abbiano fatto sentire fermamente la loro indignazione

3) che da noi qualche quotidiano abbia addirittura quasi " giustificato" la reazione islamica, in nome della solita e maledetta ideologia che fa vedere tutto con una lente sballata.

Faccio mie alcune affermazioni di Magdi Allam :

<< La lezione da trarre è che l’Occidente e la cristianità la smettano di considerarsi la causa di tutto ciò che succede, nel bene e nel male, in seno all’islam e nel resto del mondo. L’ideologia dell’odio è una realtà ancestrale che esiste in seno all’islam sin dai suoi esordi, per il rifiuto di riconoscere e di rispettare la pluralità delle comunità religiose che sono fisiologiche data la soggettività del rapporto tra il fedele e Dio e l’assenza di un unico referente spirituale che incarna l’assolutezza dei dogmi della fede. Ed è una realtà che, a partire dalla sconfitta degli eserciti arabi nella guerra del 5 giugno 1967, ha registrato un’inarrestabile impennata parallelamente alla crescita del potere degli estremisti islamici dall’Iran all’Indonesia. Fino a sfociare nella deriva del terrorismo islamico globalizzato, che ha trasformato l’Occidente stesso in una «fabbrica di kamikaze».

Io sono preoccupata.