FINITO!
Ho terminato il terzo libro della saga di Larsson. Le ultime dieci pagine le ho macinate questa mattina, dato che non perdo l’ abitudine di alzarmi presto, neppure di domenica.
Devo essere sincera, non mi capitava di restare agganciata ad una storia, dal settembre di due anni fa quando, pur con estrema riluttanza, mi sono avvicinata ad Harry Potter.
Ecco, questo parallelo mi ha fatto riflettere .
Sono due generi differenti, però fino a un certo punto. Là il "target" erano degli adolescenti ( sebbene poi si sia notevolmente allargato…). Qua, chiaramente, ci si rivolge ad un pubblico adulto.
Ma la tensione, la ridda di personaggi, le "avventure" possono essere comparate…
In fondo la protagonista principale risulta essere una ventisettenne che, fisicamente, pare una "bambolina": alta un metro e cinquanta, gracilissima, che riesce, comunque, a competere con omaccioni, delinquenti e, all’ occorrenza, pare possedere oltre ad un cervello continuamente mulinante, anche doti quasi sovrannaturali ;-))
Ma l’ incredibile ci certe situazioni, invece di irritare il lettore e fargli commentare :
" Sì, vabbeh, piantiamola...", strappa il sorriso e rende sempre più simpatico questo ragnetto di ragazzina, irritante, piercingata e tatuata, genio informatico, chiusa a riccio in se stessa, ma sempre allertata sul mondo che la circonda.
Sono tre tomi giganteschi, sembrano dizionari, ma devo dire che "tengono" desta attenzione e interesse.
Non sarà "alta letteratura" e, come ho letto in qualche critica, i protagonisti sembreranno anche praticamente vivere di tazze di caffé e tramezzini; spesso i dialoghi saranno anche a base di "Aha, rispose Tizio"; ma, a questo punto, mi domando: se un libro riesce ad interessare una vastissima platea di lettori estremamente eterogenei nelle scelte e nelle abitudini letterarie, almeno nella tecnica di aggancio, dei bei pregi dovrà averli, no?
Se non altro, tornando al parallelo con Harry Potter, la capacità di ritrasportare il lettore in un mondo un po’ "fiabesco" di lotta fra il bene e il male dove il male prevale a tratti, ma in fondo è il bene che vince! E il lettore lo sa…;-)
Insomma, a me è piaciuto e, tra l’altro, io mi sono beata anche dei moltissimi nomi di strade e quartieri della bella Stoccolma.
Davvero, quando i personaggi percorrevano strade e luoghi, rigorosamente terminanti in -gatan, dove ero stata, mi sono sentita anche un po’ a casa!
Lisbeth Salander, mi mancherai, almeno fino al prossimo personaggio del prossimo libro… 😉
Le quartier des Lilas 
…che potrebbe essere la “Piazza del Diamante” di Mercè Rodoreda, non devo fare il post vero?
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c’è una sorpresina da te x me….
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ops da me x te….
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*** Sed, me lo stavo dimenticando!! Ne avevo sentito parlare molto bene.
Ma, al momento, Alice mi ha piazzato sotto il naso un libro di Menkell ” Delitto di mezza estate”, sostenendo che, se mi sono fulminata tutto Larsson in un mese, posso anche leggermi questo giallista che lei aveva citato nella sua tesi…..
Perciò…mi tocca! ( Poi ne avevo altri 5 in atesa sul comodino…., comunque quello della Rodoreda me lo devo assolutamente procurare!)
Se poi fai il post, lo leggerò molto volentieri. Non anticipare nulla, eh? Ma penso sia superfluo dirlo a te!! 😉
***Ah ah Ste’, dicevo, appunto, quale sorpresa da me per te ??? Visto e ringraziato!! 🙂
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Ho finito proprio ieri il primo e sono rimasta incollata alla storia sino all’ultimo istante. Per ciò che riguarda la protaganista, penso che dovremo darle l’addio, dato che il suo autore è deceduto.
Nelle intenzioni di Stieg Larsson la trilogia era solo l’inizio di una serie più corposa di ben dieci romanzi. La sua morte improvvisa ha però stroncato ogni possibile seguito, anche se la compagna di Larsson, Eva Gabrielsson, ha trovato 200 pagine di un potenziale seguito negli archivi di Larsson. Tutta la vicenda dell’eredità di Larsson (e quindi anche quella di questo possibile seguito) è finita in tribunale e le due parti in causa (la Gabrielsson da una parte, padre e fratello di Larsson dall’altra) non hanno trovato accordi.
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Va bene, hai più tempo di noi miserrimi lavoratori, però io non demordo e mi do da fare nelle pause pranzo e nei WE. E prendo al volo la segnalazione di Sedlex…
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Il premier ha ribadito ancora una volta che “lo Stato e il Governo hanno affrontato prima e meglio di altri paesi europei gli strumenti per affrontarla”. Berlusconi durante il suo intervento ha sottolineato la propensione al risparmio degli italiani. “Rispetto agli Stati Uniti siamo fortunati. In Italia l’87% delle famiglie ha una casa di proprietà. I mutui sono stati bloccati al 4%, le famiglie hanno un conto corrente in attivo, hanno l’assistenza sanitaria e la cassa integrazione che per come è fatta consente al Governo di intervenire in tutte le direzioni”.
“Il nostro paese – ha concluso Berlusconi – può superare meglio di altri questa crisi con minori sacrifici, con uno sguardo più rivolto al futuro”.
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Non farò il post sul Diamante di Mercé, descrivere libri è più complicato che descrivere film e poi in questo caso se si va oltre all’elogio della bella scrittura anzi bellissima si rischia di rivelare particolari……..
( ma noto con piacere che al Premier non bastano più le Testate e le Reti mò è passato pure a farsi un giro per i blog )
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***Marisa, non sapevo nulla die retroscena legati all’ eredità… Che Larsson non abbia potuto proseguire è, infatti, un vero peccato….! Alla fine della saga, non si può fare a meno di pensarlo.
*** E certo, Mo2, bisogna sfruttare i momenti di pausa ( cosa che ho sempre fatto anch’io! Sì, la segnalazione di Sed va presa al volo. Di solito segnala ottimamente ( sia per libri che, soprattutto, per film, dove è molto attendibile! 😉
***Poto, guarda che, anche se non ti firmi, so benissimo che sei tu a copiaeincollare queste cose !!!! ;-PPPPPPPPP
***Sed, assolutamente proibito svelare particolari! Non farci caso …l’ anonimo è il dott. Potossolo che, dopo aver sparlacciato per mesi/anni sul suo blog del premier , che lui detesta, adesso finge di aver “sposato” un’ altra linea tattica e ha deciso di parlarne bene ( forse sperando di minarne il successo ah ah ah) e invia lo stesso post a vari blog amici! Poto è un burlone e noi lo sappiamo !! ;-))
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Ah vabbè. Ci dobbiamo adeguare?
Pronti :
Uh quant’è bello, alto e che chioma fluente, che eloquio garbato, che pallido eroe…
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anche io mi sono sciroppata tutti e tre i Larsson e adesso li ho passati al figlio che ha cominciato il primo.
Anche a me son piaciuti, i protagonisti sono dei personaggi di forza e restano impressi. Ma nei tre romanzi viene ben descritta la società svedese, che è molto diversa da quanto noi immaginiamo. In realtà ci sono diversi piani di lettura, secondo chi legge.
Della storia di Larsson ne parlai tempo fa sul mio blog. Infatti la compagna è rimasta senza un soldo. I Pacs o i Dico, in Svezia valgono solo per le coppie conviventi con figli. Loro non si erano sposati e quindi è andato tutto al padre e al fratello, che hanno anche fatto causa per riavere il notebook di Larsson contenente le 200 pagine del nuovo romanzo. Lei non lo molla ed ha deciso di non pubblicare.
http://jeneregretterien.splinder.com/post/19041095
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***Sed, ma che è questa ironia? Perché, non è davvero un cavaliere pallido????? Ah ah ah ah
***Jené, ah…che storia sordida! Vado a leggere!
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Nell’arco della sua permanenza a Stoccolma (50 anni forse) mio cugino ci ha presentato due mogli e tre conviventi ufficiali.
Spiegami tu come gestisci le pensioni di reversibilità in un paese in cui si divorza senza troppe formalità e ci si sposa o si va a convivere con maggior disinvoltura.
Alla fine se distribuisci denaro sulle mogli …finisci per non tutelare i figli.
Semplicemente perchè non ce ne rimane.Si assottiglia.
Mi spiace che la Svezia faccia figure di cacca ma le cose non stanno così come le raccontano.
Alla fine meglio strafinanziare le scuole che le cinquanta mogli dell’emiro.
Tanto i figli sono tutelati comunque.
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*** Beh sì, se le cose stanno così, in effetti sarebbe difficile uscirne. Ecco spiegata la tutela dei figli…Insomma, bisogna effettivamente mettersi “in un’ altra mentalità”!
Comunque, non c’entra nulla, ma la svedesina che è stata nostra ospite col moroso qualche estate fa, fa la maestra elementare e all’ inizio di quest’ anno ha scritto ad Alice, raccontando delle sue due classi: una, tranquilla ec ecc, l’ altra, evidentemente, di piccole pesti , tali da farle venire il magone la domenica sera, solo all’ idea di dover entrare in classe il lunedì mattina!!!
Io mi sono ricordata di certe mie domeniche sera, di circa 25 anni fa, quando insegnavo in un tempo prolungato qui, a poche centinaia di metri da casa mia…….quando venivo presa dallo sconforto, solo all’ idea, la mattina successiva, di ritrovarmi di fronte a certi elementi, giuro, di 13 anni, il cui ricordo ancora mi fa venire l’ ansia…
A latitudini e grado di sviluppo differente, certe problematiche, evidentemente, sono difficili da spianare…( e non parlo di follie individuali, tipo quelle che ieri hanno sconvolto la cronaca!!)
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I futuri legislatori – nel mondo – avranno il loro bel dafare con le nuove evoluzioni famigliari.
Peraltro in Svezia i servizi ci sono, la maternità è tutelata, le donne lavorano e i matrimoni gay sono una realtà – credo stiano vedendo per farli sposare anche in chiesa –
Così la misura appare assai più equa di come è stata presentata.
E questa bambolina che si tiene stretto il notebook ( solo quello potrà fare, non altro, a parte i ricatti) un po’ meno eroica.
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un saluto alla mia prof preferita stef
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Penso sempre di più che potrei trasferirmi in Svezia o paesi limitrofi..
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*** Onore alla Svezia, ma, prima di pensare a trasferirsi lassù, Mo2, pensare ai 6 mesi di buio…..;-P
Io ancora tremo all’ idea di quelle giornate in cui alle due del pomeriggio calavano le ombre….
E’ stato folkloristico, come no, ma solo per una settimana!!!
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Maaah, per come mi godo il sole italico del pomeriggio…
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Beh in effetti anche io ho messo in conto che prima o poi inizierò a leggere Larsson. Sai, un po’ mi spaventa prorio la mole della trilogia. Negli ultimi anni ho privilegiato, per svariati motivi, libri di narrativa che non andassero oltre le 200 pp. – e infatti, ora che mi sto leggendo le 700 pp. del quarto volume delle Opere di Primo Levi, sto riacquistando a poco a poco il piacere della lettura “lunga” (sì, insomma, quella che non ti dura al massimo una settimana o una settimana e mezzo).
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