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Le quartier des Lilas

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Passata è la tempesta…..

24 mercoledì Ago 2016

Posted by ljac48 in Senza categoria

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Aidan, Aidan in Italia, casa, familys story, personale

Copia di IMG-20160814-WA0002

Il Piccinino, (Pequenito o Nene per gli spagnoli) è ripartito..lasciando dietro di sé un devasto fenomenale!
Sembra impossibile che un esserino così piccolo possa trasformare in dieci giorni la vita delle persone. Ma succede proprio così…Lo so, sembrano ovvietà sesquipedali, ma per me è la prima volta e non posso che constatare. 🙂

Prima volta? Ma….e le due figlie??? Oltretutto una dietro l’altra, al punto che avevano i pannolini entrambe per un bel lasso di tempo, con tutto quello che ne consegue??

Ricordi persi nella notte dei tempi e, molto PROBABILMENTE, ricordi cassati, eliminati, RIMOSSI ahahah!!
Non è vero, qualcuno di loro rimane indelebile,  quelli madornali, diciamo, ma il quotidiano, quello chi se lo ricorda…?

Insomma, Aidan è nell’età più difficoltosa: è bello come il sole ( e qui lasciatemi fare la nonna nonnesca!!) , ancora non parla, del resto ha 17 mesi e mi dicono che i maschietti, in genere, si esprimono più tardi delle bimbe…Lui , poi, è “quasi trilingue”, per cui mi aspetto di sentirlo parlare come dio comanda verso i 3 o 4 anni!! 😉

Fisicamente veste i 2 anni e mezzo, perché si è snellito, trotterellando come un tombolotto per tutto il giorno, ma gli è rimasto il suo “panzone“… Perciò i pantaloncini della sua misura gli tirano e bisogna abbondare… 😉
Cammina tutto impettito, con la spalle diritte filando dalla sala alla cucina e, chiaramente, non puoi perderlo di vista nemmeno un istante!
Non sia mai che si faccia male dai nonni italiani!!! ORRORE!!
Ma, essendo ancora piccino, comunica tutto, ma a gesti e sfodera quelle ingenuità davvero tenere.
Tipo: si imbufalisce perché voleva agguantare qualcosa di proibito…basta che dal divano tu fai suonare uno dei suoi libretti sonori che lui, smette e arriva trotterellando come i trentatré trentini…
Praticamente ti senti il Pifferaio Magico nei suoi confronti!! 🙂 🙂 🙂

Lo abbiamo portato al Centro Commerciale, mentre facevo la spesa e lui ha scoperto questo nuovo e strano ambiente…
A Ibiza non esiste, perché i negozietti si susseguono senza soluzione di continuità per tutta la città con concentrazioni diaboliche nel centro e nelle vie del Porto.
Poi a Como, ha potuto vedere che anche lì c’era l’acqua ma…sorprendentemente non fa rumore, come quella di casa sua, che un pochino lo spaventa…
E’ uno strano isolano, al momento teme l’acqua e preferisce arrampicarsi su ogni gradino che trova..

In centro alla nostra cittadina è stata una lotta, perché, camminando nella via principale pedonale, si andava però ad infilare in certe traverse acciottolate, prive di qualsiasi negozio, dove pensi che vadano a far pipì cani e forse qualche ubriaco notturno…E s elo toglievi tentava di sedersi per terra…bleah!

Nel complesso, però si è dimostrato un bimbo tranquillo e sveglio.
Ci ha tenuti ben allegri! 😉

Il giorno prima della sua partenza, io, che di solito mi sveglio presto e godo sempre di un paio d’ore di autonomia, finché non arriva il marito, ero sul divano a bere il mio caffè tutta sola e pensavo che il giorno successivo il bimbo e la figlia se ne sarebbero andati..
Ovviamente mi è scattato il solito momento-magone e quasi piangevo… e mi immaginavo la scena all’aeroporto e, sebbene piccolo, non avrei voluto farmi vedere piangente dal Nene!!!
NON E’ SUCCESSO NULLA DI TUTTO QUESTO!!

In realtà, arrivati a Orio al Serio, mentre aprivo il bagagliaio per prendere il passeggino, ho visto che era tutto vuoto…
Mancava il trolley di Micol.
Momento di panico.

Non c’era tempo per tornare a casa a recuperarlo, perciò ci siamo guardati in faccia increduli e, appurato che i documenti e i biglietti erano nello zainetto, siamo entrati sbalorditi, domandandoci come poteva essere successo !!

Presto detto: io ero presa dal recuperare la chiavetta USB dove avevo copiato tutte le innumerevoli foto/ video fatte al bimbo e scaricate in mattinata; Micol aveva in spalla il sacco con lo zainetto, la borsona con le cose del bimbo e in braccio IL BIMBO; mio marito, di solito, quando partiamo, precisissimo nel fare il giro della casa per vedere se qualcuno ha dimenticato qualcosa, stava cercando le chiavi della macchina..
Le ha trovate e in quel momento io ho azionato il pulsante delle tapparelle.
La sala è diventata in penombra e nessuno ha visto il trolley lì, vicino all’ingresso, per terra…
Insomma, all fine abbiamo riso e il bimbo almeno porterà con sé il ricordo di tre matti che si sganasciavano guardandosi in faccia!

IMG_20160823_080431 copia

” Ah, dato che devi spedirmi la valigia, allora infila anche nel pacco i quattro barattoli di vetro con le conserve che mi ha dato la Sciumi!!”
Della serie “Già che sei in piedi…” !!

Già, perché la sua amica le aveva regalato quattro pesanti barattoli con marmellate e peperoni sott’olio, che proprio non sapevamo dove mettere.
Così è stato fatto e il trolley, ieri mattina, è partito per Ibiza con Mail Box Etc….

Non ho ancora appurato i commenti del compagno di Micol, vedendola arrivare senza valigia…
” Pero, estais todos LOCOS? Por suerte no habeis olvidado el NENE !!”

No… Ale è gentile e ci adora: non PENSERA’ MAI una cosa così dei suoi suoceri….!! 🙂 🙂 🙂

IMG_20160822_174523

 

 

 

 

 

 

 

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Verboten !!

16 martedì Ago 2016

Posted by ljac48 in Senza categoria

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agosto in Italia, Aidan, casa, casa pericolosa, estate 2016

La Casa dei Lillà si sta trasformando in un quartier generale della Wehrmacht….!

Prima dell’arrivo del peque ci eravamo illusi, io e il consorte, di averne previste le mosse, facendo piazza pulita di tutti i soprammobili dei piani bassi, mettendo una specie di barriera in polistirolo, allegramente rivestita di carta parati a farfalle, per non dare l’idea di Guantanamo…sia mai che il piccolo, poi, potesse subire dei traumi, spostando dalla cucina ( ambiente ad alto rischio pericolo) tutto ciò che potesse costituire un rischio incolumità…

Il separé che non separa...

Il separé che non separa…

“Che dici, mettiamo un cancellato nel varco della cucina?”
” Ma nooo, basta spostare le robe a tiro!!”

Allora, casa mia, da tempo immemorabile, ha la cucina senza pareti divisorie e solo un muretto la separa dalla sala. La scelta venne fatta negli anni ’80, quando la piccola Alice, la maggiore, avendo iniziato a gattonare come un razzo a sei mesi, usciva dal mio raggio di vista, mentre io ero ai fornelli…
Così, immediatamente, decidemmo di levare il muro, per renderla visibile… bypassando anche alcune perplessità riguardanti la puzza di pesce o broccoli, che avrebbe infestato tutto l’ambiente.
“L’incolumità della piccola va ben oltre qualsiasi pestilenza, che può essere neutralizzata dalle portefinestre o dalla cappa di aspirazione!”

Ovviamente né le une, né l’altra sono mai riuscite, in tempi brevi, nel loro intento, ma mi consolo perché la mia amica che ha una porta scorrevole in legno massiccio e mattonelle di vetro dipinte, quando frigge o mette in forno elementi ittici, si fa sgamare a distanza…

Cucina con VARCO...

Cucina con VARCO…


Inutile sottolineare come ben presto ci siamo resi conto che le risorse del pargolo sono infinite.
In men che non so dica si è arrampicato sul divano (divano in pelle grigio perla, acquistato in primavera, dopo i soliti 8 mesi canonici di ricerche da parte del marito, che non concepisce acquisti che non si trascinino una serie infinita di “puntate” in tutti i Centri mobili della Brianza…:-) ).

Due giorni prima dell’arrivo il divano è stato insalamato tra teli impermeabili anti-pipì, e teli di cotone fiorati, trattenuti da corde a scomparsa…
Data la struttura un po’ bizzarra dei divani moderni, per giunta angolari, è stato impossibile trovare dei copridivani già confezionati…Una fatica immane che il consorte, molto preciso, si è accollato!!! E’ lui, infatti, il tecnico di casa… ;-).

Divano insalamato...

Divano insalamato…

Tempo zero, comunque, il piccino, facendo campo-base sulla spalliera del divano e tentando di scavalcarlo con una gamba, ha arraffato un vaso e una scatolina che conteneva i miei pochi ori e solo con un balzo felino siamo riusciti a levarglieli dalle dita diventate arpioni!
Il divisorio in polistirolo si è rivelato ridicolo: ha tentato di sbatacchiarlo di qua e di là e, fortunatamente non è riuscito…Poi, senza pensarci due minuti, lo ha spinto lateralmente, creandosi un varco per passare…
NO COMMENT!

In cucina, logicamente, non si è accontentato di entrare e tentare di aprire i cassetti che, per fortuna, sono troppo “duri” per lui, ma si è andato a intrufolare nell’unico angolo, impossessandosi come un ratto, di una bottiglia di vetro dell’aceto e di una di plastica contenente una appiccicosissima crema di balsamico, brandendo la quale è schizzato in sala, verso il divano…e c’è voluto del bello e del buono per riuscire a togliergliela dalle grinfie!!

L'ANTRO delle streghe...

L’ANTRO delle streghe…

Forse un nonnina classica non utilizzerebbe certi termini per parlare delle dita del piccino, ma, GIURO, non mi vengono altre parole….PANT!!! 🙂 🙂 🙂

Il marito è sul piede di guerra e pensa di separare la cucina ( ma non sa bene come..). Occorre però cercare di non urtare la suscettibilità della figlia…Viene da noi una vita all’anno e ci mancherebbe che ripartisse con l’idea che i genitori vogliono traumatizzare il bimbo…:-D
Inoltre vive praticamente scaricandosi certi ebook sulle strategie educative dei pargoli, perciò dobbiamo anche scontrarci con quelle…
Che se penso che mio marito, quando io ero incinta, andava in birreria a Como, nell’ora del pasto, leggendosi il libro “Sarò madre” sotto gli occhi allibiti degli altri commensali…ora mi vien da pensare “Legge del contrappasso!!”

In realtà io ho avuto due bimbe, una dietro l’altra, e, sembra uno stereotipo, ma i maschi, se devo giudicare il mio pequeñito…sono proprio diversi!!! 🙂

Via dalla pazza folla…

05 venerdì Ago 2016

Posted by ljac48 in Senza categoria

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Aidan, balcone truccato, casa, personale

Arriva Aidan fra una settimana! E qui, nel Quartier dei Lillà fervono lavori che neanche a Ibiza nel mese di Marzo…
Questa volta Micol ha deciso che è arrivato il momento di sloggiare dalla Isla e venire da noi col bimbo per una decina di giorni. Uno si domanda: ma proprio in agosto devi lasciare una delle mete più ricercate del Mediterraneo, per venire in un paesotto della Brianza privo di qualsiasi attrattiva degna di nota?

In realtà lei tenta di sfuggire alla calura infernale e alla massa di turisti che ingolfa l’isola in agosto!! 
C’è da dire che da un mesetto circa lei e il moroso, in “sfratto volontario”da casa loro, ( per motivazioni che qui adesso non starò a spifferare) sono piazzati a casa della suocera.
L’appartamento è al quarto piano ( senza ascensore, ma questo ormai è un must…) e ha una terrazza bella ventilata. Da una parte il mare e dall’altra Dalt Vila, la città vecchia, che biancheggia sulla collina. Sotto il balcone i resti di un cimitero fenicio, che sbucano tra l’erbetta di un prato…
Si starebbe anche bene sulla terrazza, ma la suocera sta facendo certi lavori a uncinetto, che deve consegnare in tempi brevi: col bimbo in casa “tempi brevi” è un’espressione buffa, visto che ad ogni piè sospinto lui trotterella verso la abuela e tenta di impossessarsi del gomitolo, che lei prontamente deve tentare di mettere in salvo…Insomma, un’impresa.

Così a Micol non resta altro che uscire col bimbo in cerca di qualche Parco giochi, dove lui possa svolgere le sue attività fisiche! Mattina e pomeriggio, perciò si esce.
Il caldo incombe!

Io sono stata da loro per qualche giorno a metà luglio! A dire il vero il mio viaggio lo avevo programmato da aprile e tutto avrei immaginato, tranne che di essere ospitata in casa della suocera.
Non per niente, anzi, lei è gentilissima, ma, avendo la casa occupata dai due ragazzi, dal nipotino e avendo ormai da un mese e più anche un inquilino (un simpatico ragazzo toscano che lavora li in estate), non mi pareva il caso di aggiungermi alla compagnia cantante.

Avevo già sbirciato qualche stanza nei paraggi, ma alla fine, essendo pochi giorni, mi sono adattata al divano della sala…In fondo è bello al mattino vedere arrivare il piccolo con la faccia da sonno, caracollando nel corridoio. A distanza, anche breve, si perdono tanti momenti!
Ho dormito là tre notti e sono bastate e avanzate!! 😉

La prima notte la abuela mi aveva avvisata di non spaventarmi se, nella notte, avessi visto ballare delle luci tipo fuoco fatuo, perché l’inquilino aveva  annunciato che sarebbe tornato tardi e quindi, entrando, si sarebbe fatto strada con la luce del cellulare…
Vabbè. In fondo, quando ero stata  anni fa a Stoccolma a trovare Alice,  ero sistemata anche là su un divano, in piena sala e circolavano due italiani, una francese e un argentino…! Nonostante l’età, mi è rimasto un grande senso di adattamento….
Mio marito sarebbe morto.
Infatti lui non è venuto e, se si fosse deciso, avrebbe subito prenotato un hotel sul mare!!. 😀

Insomma, la prima notte non ho affatto sentito il rientro del giovanotto, in compenso mi sono svegliata alle 4 con un frastuono impressionante! Da tutte le finestre e dalla portafinestra del terrazzo entrava una bufera di aria inimmaginabile!! Tende svolazzavano, plastiche frusciavano, sul terrazzo qualcosa cadeva e, a completare l’opera, il tintinnio martellante di uno spezzaincantesimi di bambù che pencolava da un gancio della porta del terrazzo…
Notte di tregenda.
La seconda il vento si era placato, per cui faceva un caldo notevole, nonostante le finestre aperte…Alle 5 vengo svegliata da una zanzara ed è stata la fine.
Non ho più chiuso occhio.
Stessa storia la terza notte.

Non è stato comunque un problema, visto che sono abituata a dormire poco, nonostante a casa mia ci siano le zanzariere e il condizionatore!

In compenso col bimbo è stata una pacchia. Non mi ha riconosciuta subito, in aeroporto, dato che negli ultimi tre mesi mi aveva vista solo nello schermo del PC e ritrovarsi questa nonna in carne e ossa ( poche), deve averlo un po’ disorientato…
” Pero porqué la nonna no està en la pantalla?” avrà pensato..;-).

Portarlo in giro mi ha creato problemi di “fottoni” non indifferenti.
Spiego: non ho intorno a me bimbi piccoli da 30 anni e cioè da quando lo erano le mie figlie. Con lui si andava a spasso nel Paseo Maritimo, che è bello ventilato e folcloristico. Peccato che non abbia parapetti verso il mare, dove sono ancorati yacht di tutte le dimensioni e bandiere…
Il bimbo, pur avendo a disposizione un larghissimo marciapiede, virava sempre a un metro dal bordo, con mia figlia praticamente addosso, ma io proprio non ce la facevo a guardarli…
Ansia ansia, panico panico…:-O

Poi, quando si decideva a puntare verso le panchine più interne, l’unico problema era fare attenzione che non pestasse nulla di spiacevole, visto che a Ibiza nonostante i numerosi cartelli, purtroppo il problema dei proprietari di cani maleducati è frequente!!
Poiché lui calza sandalini Geox, molto traspiranti in quanto forniti di miliardi di buchini nella suola….il disastro sarebbe stato totale!! 🙂 🙂 🙂

Insomma, per sfuggire al caldo la figlia ha deciso di fare lei una puntata qua e ne siamo felicissimi. Ovvio.

Nel frattempo stiamo tentando di rendere inoffensiva la casa e di non far sentire troppo al peque la mancanza della terrazza della abuela…
Io ho un balcone infelicissimo: bislungo all’infinito, ma piuttosto stretto: abbiamo comunque messo un tappeto di erba artificiale ( vabbé), abbiamo comperato una piscinetta bebè e abbiamo creato una fila di vasi fioriti;  faremo attenzione a che non si pappi i fiori dei gerani, che mi risultano essere velenosi!!
Staremo a vedere!! 🙂

Ecco qua il balcone “truccato” !!!

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