Il titolo del post sembrerebbe tratto da quella letteratura dell’Ottocento che si nutriva di “piccole Dorritt”o “fiammiferaie” che dir si voglia..

Poco prima di Natale, come di consueto, mi sono recata a Ibiza, rientrando, come d’ordinanza il 23 dicembre!
Ma non hai trascorso Natale coi bimbi???” mi chiedevano meravigliate le amiche, pensando, probabilmente, che io sono una nonna strana! 🙂
Il fatto è che in inverno mio marito non si schioda da casa e, dopo che tre anni fa si è beccato un virus che l’ha perseguitato per tre mesi, trasformandosi, alla fine, in herpes zoster, tanto per concludere in bellezza, è rimasto talmente impressionato che, nemmeno sotto tortura uno riuscirebbe a farlo viaggiare su un aereo nella stagione invernale! E vai a dargli torto.
A parte la complicazione che, da quando i chicos si sono di nuovo trasferiti a Ibiza, le compagnie aeree hanno nuovamente cancellato i voli diretti invernali, per cui nel mio ultimo viaggio di dicembre sono partita per Malpensa alle 11.00 da casa mia e sono arrivata nella Isla esattamente alle 22.15 e in casa loro alle 23.00.
12 h…di cui, ovviamente almeno 6 passate bighellonando nell’Aeropuerto del Prat, a Barcelona.
Allucinante! Il marito, se fosse stato presente, sarebbe rientrato col primo volo disponibile… 🙂 🙂
In aggiunta, poi, mi sono trovata seduta di fianco ad una tizia che ha iniziato a tossire non appena decollati e ha smesso all’arrivo…Io ho tentato di passare tutto il viaggio col collo torto verso il finestrino ma, a tratti, sentivo gorgoglii e rumori di sottofondo strani provenire dal passeggero dietro il mio sedile, per cui ero tra due fuochi!
Il marito sarebbe morto!!

Tornando ai bimbi, tutto bene!
Tanit finalmente cammina e trotterella, sbirciando guardinga le mosse del fratello, giusto per evitare che lui la travolga in qualche movimento inconsulto. Questa attività non le riesce difficile, visto che da sempre segue in filo diretto ogni movimento del fratello e in quasi tutte le foto la si vede “pendere” da lui in modo maniacale!! 🙂
Tipico dei secondi?
Mah, io non ricordo questa dipendenza di Micol da Alice, però le mie erano distanziate di un anno e mezzo e forse questo ha influito? Quello che mi ricordo era che la seconda, per molto tempo, è stata “ostaggio” delle chiacchiere precoci della prima che, ovunque e comunque cianciava a raffica, tenendo banco come una petula sia a tavola che in giro, nonostante tutti i nostri tentativi di stopparla, appena possibile!! 🙂
Pensandoci bene, ancora adesso lei si ricorda che la sua maestra Donata la chiamava l'”Avvocato delle cause perse” perché, anche se più piccola di un anno degli altri ( aveva saltato la prima elementare) si intrometteva sempre verbalmente a difesa dei compagni, in qualsiasi situazione si trovasse!! :-).

Tornando alla piccola Tanit, che mi crescerà a distanza come Aidan, ho notato che, come sua madre, non è precoce nel parlare, bofonchia versetti e tiritere prive di senso, ma in mia presenza ha pronunciato UNA PAROLA compiuta, che è stata registrata, perciò ho le prove!! Ha detto chiaramente “PORQUE’ ! :-0 :-0

Suo padre ha commentato” Bueno, me ha tocado una hija filosofa! No dice “mamá” o “papà”, se pone los “porque'” de la vida…ahahah.

In bocca al lupo, piccolina, anche con i tuoi perché, sei una bimba fortunata! 😉