Stavolta sono sull’aereo e sto tornando….
Tutto è filato via liscio come l’olio e anche il tempo è stato clemente, almeno il giorno del matrimonio.
“Bella forza, siamo a Ibiza, mica in Brianza!!!”
Errore! A casa mia faceva un freddo becco, ma questa settimana c’è stato sempre sole.
Qui, invece, abbiamo avuto di tutto in questi 5 giorni.
È mancata giusto la neve, che ha però sommerso mezza Spagna, arrivando copiosissima anche in località normalmente secche dell’Andalusia, come Alicante e Malaga!
Guardando il Canale 24, nel Residence, vedevo scene apocalittiche da Polo Nord, ma nulla di così catastrofico come quello che è successo, purtroppo, nel nostro Abruzzo!!!
Sì, anche lì strade bloccate e gente rimasta intrappolata al gelo in macchina di notte per 12 ore, senza acqua, né coperte, né soccorsi….
Risparmio gli insulti che durante le interviste di rito venivano rivolte ai soccorsi mancati, al govierno…, ma non mi pare di aver sentito parlare di vittime.
E loro non hanno zone sismiche, por suerte…
Ritornando allo scopo del mio viaggio, data l’assenza del marito influenzato, mi sono ritrovata da sola in un Residence molto confortevole come spazi.
60 mq molto razionali.
Micol, appena l’ha visto, ha deciso che a Palma, per i primi tempi, cercherà qualcosa di simile…
“Caspita, se messi bene, sessanta mq sono più che sufficienti per ospitare anche qualcuno sul divano della sala!!!”
Vero.
Il giorno successivo è arrivata Alice, la sorella, che ha dovuto sorbirsi il doppio volo.
Naturalmente la lunga sosta a Barcellona le è servita per fare incursioni da Calzedonia e Desigual, per comprarsi il vestito per il matrimonio!!!
Io avevo fatto un salto al Centro commerciale qualche giorno prima, rimediando un saldo….
Lei mi ha battuta sul tempo: il giorno prima del matrimonio.
La sposa e lo sposo, da parte loro, credo …..che si siano distinti.
Entrambi hanno utilizzato la stessa “mise” che avevano sfoggiato a Natale a casa di mia cognata!! 😂😂😂
Anzi, poiché la giornata era iniziata con un vento freddo e una pioggerellina polverizzata quanto noiosa, Micol mi aveva chiesto in prestito un golf che mi faceva da scorta e la sorella si era impossessata del mio cappello di velluto nero con fiore, visto che io ne avevo provvidenzialmente portati due!!!!
Insomma, degli outfit originali…
La Sala Consigliare era quella di Dalt Vila, cioè della Città alta, quella sulla Rocca murata, che domina Ibiza.
Al mattino io e Alice ci siamo infilate nel bar-pasticceria Harinus, simbolo di Ibiza, che avevo anche immortalato lo scorso anno proprio qui nel blog. per fare colazione abbondante:
“Non sia mai che poi le cose vadano per il lungo e mi venga il buco nello stomaco, che poi, magari non ho la forza di firmare e invalido il matrimonio!!!” delirava Alice, che faceva da testimone alla sorella.
“Ma…. tra l’altro, non abbiamo il riso!!!”
“Oh mamma, pensi che sia ammesso anche in Comune? E si userà qui in Spagna? Non è che poi ci cacciano?”
“ Sì, ma, a parte il riso….ma nemmeno un mazzolino di fiori, un piccolo bouquet, che poi lei dovrà lanciare….a te, OVVIAMENTE!!!”
“ Ma daiiii…nemmeno per sogno, ci sono solo io, che senso ha….? Bella forza!! 🙂 🙂 :-)!!”
Insomma, alla fine, guarda il caso, ci siamo imbattute in un fiorista aperto, proprio sulla strada.
E anche lì, da morire…
“Disculpe, querríamos algo de flores, que mi hermana se casa…!”
“Cuando?” domanda allarmato il fiorista, sbirciando la nostra mise e i cappelli in testa….
“ Entre una hora…”
Alla fine gli abbiamo spiegato il tutto e abbiamo scelto un mazzolino di campanule viola (colore preferito di Micol) cui lui ha aggiunto velocemente delle rose bianche…
Ahahaha, non voglio nemmeno sapere se il viola è “bandito” dai bouquet…
Del resto, una che sceglie di sposarsi il 17, 01 del 17 alla cabala non deve farci molto caso!!! 🙂 🙂 🙂
Il fiorista ci ha fatto gli auguri per il matrimonio, concludendo con un “...aunque sea INFORMAL…”
Ci siamo fatti riconoscere anche da lui!!! 😉 😉 😉
Ci siamo incamminati tra gradini e ciottoli, coi piumini e i cappucci sollevati: il passeggino incagliava nella salita e, alla fine, il Nene è stato preso in spalletta dal Papy e troneggiava fiero, dall’alto sul gruppetto.
Eravamo in 5. Sei col bimbo!! 😁
Io fotografavo il gruppo e tra me e me ridevo…
Quando siamo arrivati, Sindaco e Segretaria hanno timidamente azzardato “ Dobbiamo aspettare qualcun altro….?” 😀
E’ poi iniziata la Cerimonia.
Il bimbo sedeva con loro, ma poi è stato provvidenzialmente recuperato dall’altra nonna, mentre io e Alice tentavamo di fare un filmino col cell..
Il sindaco ha letto bofonchiando sorridente alcuni articoli del Codigo espanol, chiedendo se erano venuti lì spontaneamente ecc ecc.
Alla risposta “sì” di entrambi ha chiesto se volevano scambiare gli anelli.
Lo “sposo” ha detto che al momento non li avevano…e il Sindaco, velocemente, ha commentato “Perfecto, perfecto!” e ha proseguito imperterrito.
( “perfecto” dde ché….ahahahahah!!).
E così li ha dichiarati “casadi”!
Poi hanno dovuto fare una foto con lui e la segretaria, “para l’Archivo”, con dietro la sfilza di bandiere giallo-rosse…
Nota incredibile: io, che mi commuovo anche quando alle Olimpiadi sale la bandiera….o quando ai Mondiali danno la Coppa all’Italia, io, che ai matrimoni di chicchessia piango come una fontana e che avevo come problema quello di non devastarmi a quello delle mie figlie…..non ho versato una lacrima, ma ho riso tanto.
E ho anche capito che cosa non mi ha fatto scattare la “fontana”.
Mancava la musica.
E’ proprio quella che mi aziona la reazione: tipo jukebox, insomma…
Se fosse partito un pezzo qualsiasi qualcuna delle loro bands preferite, o,diomenescampi qualche pezzo gitano, suonato da Paco de Lucia, il chitarrista amato dal novio e che sarebbe stato anche particolarmente “in tema”, visto che lì, sotto la Rocca dove eravamo, vive ancora una delle più antiche comunità di gitani, lì, nel quartiere della Peña, arroccato sotto di noi, dove il padre dello sposo, Juan Antonio, detto Juanàn, da giovane, andava a farsi insegnare la chitarra dagli zingari…
Se fosse partito un accordo, sottolineo, mi sarei sciolta in modo indegno!!! 🙂 🙂 🙂
E infine siamo usciti e, sotto un bellissimo sole splendente, abbiamo fatto le foto dalla rocca!!
E’ stato anche lanciato il bouquet…che, per un pelo, non è volato dal parapetto, nelle azzurre onde del Mediterraneo!! 🙂
Alice lo ha raccattato lesta! 🙂
Poi, allegro gruppetto, ci siamo indirizzati al mare, in Figueretes, per il pranzo.
Lo sposo si è spazzolato una “parillada di carne” grigliata.
( Ma dopo Berlino , come ha potuto diventare vegano..per un anno e passa….??? Ahahahahah)
Da parte mia una paella di pescado.
E la torta di nozze?
Non c’era, ovviamente e chi aveva avuto il tempo?
E così, con una porzione di Greixonera, torta tipica di Ibiza e un bicchierino di Hierbas ibizencas abbiamo concluso la splendida giornata, tra risate e viento del mar!